DAL 6 AL 9 AGOSTO 2022
R’N’R BONSAI – connections

A 10 anni dallo storico tour dei Radiohead del 2012, in occasione dell’edizione 2022 del Festival “R’N’R Bonsai” a Potenza Picena, viene prodotta da Nevermind aps un’installazione artistica basata su proiezioni immersive, progettata da Alberto Vallesi Design Studio, per far rivivere le inconfondibili emozioni del live.

“Henry Ruggeri, fotografo ufficiale di Virgin Radio, artista che ha fatto della sua libertà, purezza e onestà artistica la sua cifra, e Gianluca Grandinetti, videomaker e regista ricercato dai più grandi marchi ed artisti di fama internazionale, dalla rara sensibilità artistica e stile da fuoriclasse, si sono avvicinati agli esordi della carriera del secondo ed intensa operatività del primo e sono fioriti in un connubio artistico ed umano tanto vero quanto potente.
Settembre 2012, quattro attesissime tappe italiane dello storico tour dei Radiohead e il loro secondo anno di lavoro fianco a fianco. Stanno pensando ad un nome con cui identificarsi, per le testate nazionali con cui collaborano, certo, ma soprattutto per dare un’identità ancora più forte a quel connubio che non ha mai smesso di rivelarsi vincente. In una delle svariate trasferte in macchina, a centinaia e centinaia di chilometri, note e pensieri consumati, dal sedile del guidatore è Henry che spezza gli indugi con quello spirito r’n’r che magistralmente cattura sui palchi con la sua macchina fotografica: “È più semplice di quello che pensiamo.”.
Henry chiede a Gianluca di estrarre più o meno casualmente un cd dalla loro collezione da viaggio.
È “Hail to the thief”, Radiohead, il loro penultimo disco. “La risposta è lì” – continuano, semplicemente osservandone la copertina. Una scritta arancione su fondo nero cattura la loro attenzione nel fitto mosaico dai colori netti: “BANGBANG”. Il suono di uno sparo, ma anche quello del teleobiettivo che contraddistingue il lavoro artistico di entrambi. Lo scoppio di un ordigno, l’energia che si sprigiona. Henry Ruggeri e Gianluca Grandinetti scelgono proprio durante queste date, più di 10 anni fa, il nome del loro duo, lo fanno con e grazie alla musica che ascoltano, fotografano e vivono, quella dei Radiohead, in quell’occasione.
È alla musica profonda e vibrante dei Radiohead, a quel tour che ha fatto storia e al loro modo di vivere e raccontare questo mondo che è dedicata “Radiohead”.
Le vibrazioni della folla, i battiti cardiaci all’unisono, le note travolgenti, le dita sapienti dei musicisti che si muovono sugli strumenti: gli scatti di Henry Ruggeri sembrano prendere vita ad ogni sguardo. Immagini impresse su carta che si fanno materia viva e parlano dell’anima della musica e di chi la fa, all’anima di chi l’ascolta e l’osserva.
Una danza dinamica di luci, gesti, suoni. Buio e luce, caos e melodia, altezze e abisso: i videoclip del tour ad opera di Gianluca Grandinetti sono un viaggio fino all’essenza di una delle massime espressioni dell’alternative rock inglese.
Insieme, proiettano il visitatore al centro di un sogno dalle tinte rock dal quale non vorrà svegliarsi.
L’arte visiva è espressione di emozioni: se non gli viene data la possibilità di arrivare a chi sappia accoglierle, si priva di una parte di senso.

È in quest’ottica che si è voluto raccontare questo pezzo di storia della musica live e regalare agli amanti del genere, ma anche ad avventori e curiosi, un frame di questa collaborazione artistica.
Il progetto di allestimento, firmato da Alberto Vallesi Design Studio, basato su dinamiche luminose, profondità e proiezioni su più livelli, è pensato come un vero e proprio percorso multisensoriale per invitare il visitatore ad entrare letteralmente all’interno delle atmosfere oniriche e seducenti di cui sono capaci Thom Yorke e la sua band.
Per rendere definitivamente immersiva l’esperienza, lo spazio dell’esposizione viene inondato da una fragranza creata ad hoc dalla Bottega Malatini, sulla base delle suggestioni evocate dal sound dei brani dei Radiohead.

Un cocktail d’effetto che ancora una volta fonda la sua essenza sulle connessioni, tra arte e musica, tra architettura e design, tra suono e materia.
L’augurio è che ognuno compia il proprio viaggio all’interno e poi all’esterno dello spazio
dell’esposizione, che racchiudono il cuore e le radici delle ramificazioni che si sono generate quasi naturalmente in superficie. Tutte da scoprire.”