Può sembrare una sinestesia degna di non so quale poeta: sentire un’immagine. Percepire il suono, la folla, la densità delle onde che escono dagli amplificatori. Vi sembra così strano? A me no. Le foto di Henry Ruggeri lasciano percepire il momento in cui sono state scattate. Guardando le sue foto si sente la musica.
…
All’ingresso della mostra c’era una stanza con un’istallazione immersiva. Si trattava di un video proiettato a 360° sulle pareti, opera di Gianluca Grandinetti, capace di ridare la sensazione del live. Una sensazione persa da troppo tempo ormai. Io ho avuto la pelle d’oca e mi stavo commovendo.
Iniziare la visita alla mostra con una proposta simile aiuta, poi, a sentire la musica con gli occhi.
…
Ci vuole coraggio a organizzare un evento così. Ci vuole coraggio a ricordare alle persone una delle cose più preziose che hanno perso e ci vuole coraggio anche nel raccogliere l’amore che le persone ti restituiscono quando si rendono conto che le tue foto trasmettono musica, che le tue immagini sono musica. E che in quella musica… nulla potrà andare male.
…
Grazie a Henry, Gianluca e a tutto lo staff dell’evento perché è così che si fa la differenza.